Commenti alle letture domenicali del Monastero di Saint-Oyen
Sunday, February 20, 2022
VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 2022
Sunday, January 30, 2022
IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 2022
Sunday, January 23, 2022
III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Sunday, February 20, 2022
VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 2022
Voi che ascoltate… amate!
Un comando, non un optional – «Il Vangelo di questa domenica (cfr Lc 6,27-38) riguarda un punto centrale e caratterizzante della vita cristiana: l’amore per i nemici. Le parole di Gesù sono nette: “A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male”. E questo non è un optional, è un comando. Non è per tutti, ma per i discepoli, che Gesù chiama “voi che ascoltate”. Lui sa benissimo che amare i nemici va al di là delle nostre possibilità, ma per questo si è fatto uomo: non per lasciarci così come siamo, ma per trasformarci in uomini e donne capaci di un amore più grande, quello del Padre suo e nostro. Questo è l’amore che Gesù dona a chi “lo ascolta”. E allora diventa possibile! Con Lui, grazie al suo amore, al suo Spirito noi possiamo amare anche chi non ci ama, anche chi ci fa del male» (P. Francesco, Angelus - 24.02.2019).
«Ma a voi che ascoltate io dico…». Nel leggere le parole con le quali inizia il Vangelo di questa domenica, è impossibile non tornare con la mente alla preghiera più importante d’Israele, lo Shemà Israel! Ascolta Israele! È l’inizio della professione di fede e il fondamento della vita di ogni ebreo credente, il cuore della Legge mosaica. «Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore…» (Dt 6,1.3; 4-6). Anche Gesù certamente conosceva a memoria, come ogni ebreo del suo tempo, queste poche ma fondamentali parole del Deuteronomio.
Ascolta Israele, ascolta, perché è Dio, il tuo Dio che ti parla.
«Ma a voi che ascoltate io dico…»: ora è il Figlio stesso di Dio, Dio egli stesso, che con parole umane, con le nostre parole ci parla. È un inizio solenne, un inizio per un insegnamento nuovo, mai udito, irrinunciabile, e che chiunque voglia seguire Gesù deve fare suo. È il fondamento su cui si costruisce la credibilità dei credenti e, nello stesso tempo, l’agire attraverso il quale ogni discepolo deve esaminare la propria vita cristiana: è il comandamento nuovo dell’amore, che supera quello insegnato nella Legge antica, supera i nostri istinti di prepotenza, ma anche una morale semplicemente umana e naturale. L’amore cristiano si deve estendere a tutti, compresi i nemici. Non si tratta di sola non-violenza, ma quello che ci viene comandato è di «amare i nemici, di fare del bene a coloro che ci odiano, di benedire coloro che ci maledicono, di pregare per coloro che ci maltrattano». Il paradosso del porgere l’altra guancia e di lasciarsi porta via gli abiti serve a dire efficacemente che è necessario il superamento di ogni logica umana per prendere su di sé il giogo dell’amore fino alle estreme conseguenze e restare fedeli alla mitezza che Gesù ha vissuto e insegnato.
Perché amare i nemici? – «Ora c’è un ultimo motivo per cui Gesù disse “Amate i vostri nemici”. Ed è questo: l’amore ha in sé un potere redentivo. E cioè un potere che eventualmente trasforma gli individui. Per questo Gesù disse “Amate i vostri nemici”. Perché se odiate i vostri nemici, non avete alcun modo per redimere e trasformare i vostri nemici. Ma se amate i vostri nemici, scoprirete che in ogni radice d’amore c’è il potere della redenzione. Dovete solo amare gli altri e amarli anche quando vi maltrattano. C’è un vicino e costui vi sta facendo qualcosa di sbagliato o di simile. Continuate a considerarlo solo una persona amica. Continuate ad amarla. Non fate nulla per metterla in imbarazzo. Continuate ad amarla e non potrà continuare a farlo più a lungo. Oh, questi possono reagire in molti modi all’inizio. Reagiscono con amarezza perché sono pazzi a causa del vostro amore per loro. Essi reagiscono con sentimenti di colpevolezza, e qualche volta vi odiano un po’ di più in quel periodo transitorio, ma voi continuate ad amarli. E col potere del vostro amore si trasformeranno sotto il peso. Questo è amore, vedete. È redentivo e per questo Gesù disse: amate. C’è qualcosa nell’amore che costruisce ed è creativo. C’è qualcosa nell’odio che fa lacrimare ed è distruttivo. Perciò amate i vostri nemici» (Martin Luther King, Sermone nella Chiesa di Montgomery AL – 17.11.1957).
Commenti alle letture domenicali del Monastero di Saint-Oyen
VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 2022
IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 2022
III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 2022
Voi che ascoltate… amate!
Un comando, non un optional – «Il Vangelo di questa domenica (cfr Lc 6,27-38) riguarda un punto centrale e caratterizzante della vita cristiana: l’amore per i nemici. Le parole di Gesù sono nette: “A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male”. E questo non è un optional, è un comando. Non è per tutti, ma per i discepoli, che Gesù chiama “voi che ascoltate”. Lui sa benissimo che amare i nemici va al di là delle nostre possibilità, ma per questo si è fatto uomo: non per lasciarci così come siamo, ma per trasformarci in uomini e donne capaci di un amore più grande, quello del Padre suo e nostro. Questo è l’amore che Gesù dona a chi “lo ascolta”. E allora diventa possibile! Con Lui, grazie al suo amore, al suo Spirito noi possiamo amare anche chi non ci ama, anche chi ci fa del male» (P. Francesco, Angelus - 24.02.2019).
«Ma a voi che ascoltate io dico…». Nel leggere le parole con le quali inizia il Vangelo di questa domenica, è impossibile non tornare con la mente alla preghiera più importante d’Israele, lo Shemà Israel! Ascolta Israele! È l’inizio della professione di fede e il fondamento della vita di ogni ebreo credente, il cuore della Legge mosaica. «Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore…» (Dt 6,1.3; 4-6). Anche Gesù certamente conosceva a memoria, come ogni ebreo del suo tempo, queste poche ma fondamentali parole del Deuteronomio. Ascolta Israele, ascolta, perché è Dio, il tuo Dio che ti parla. «Ma a voi che ascoltate io dico…»: ora è il Figlio stesso di Dio, Dio egli stesso, che con parole umane, con le nostre parole ci parla. È un inizio solenne, un inizio per un insegnamento nuovo, mai udito, irrinunciabile, e che chiunque voglia seguire Gesù deve fare suo. È il fondamento su cui si costruisce la credibilità dei credenti e, nello stesso tempo, l’agire attraverso il quale ogni discepolo deve esaminare la propria vita cristiana: è il comandamento nuovo dell’amore, che supera quello insegnato nella Legge antica, supera i nostri istinti di prepotenza, ma anche una morale semplicemente umana e naturale. L’amore cristiano si deve estendere a tutti, compresi i nemici. Non si tratta di sola non-violenza, ma quello che ci viene comandato è di «amare i nemici, di fare del bene a coloro che ci odiano, di benedire coloro che ci maledicono, di pregare per coloro che ci maltrattano». Il paradosso del porgere l’altra guancia e di lasciarsi porta via gli abiti serve a dire efficacemente che è necessario il superamento di ogni logica umana per prendere su di sé il giogo dell’amore fino alle estreme conseguenze e restare fedeli alla mitezza che Gesù ha vissuto e insegnato.
Perché amare i nemici? – «Ora c’è un ultimo motivo per cui Gesù disse “Amate i vostri nemici”. Ed è questo: l’amore ha in sé un potere redentivo. E cioè un potere che eventualmente trasforma gli individui. Per questo Gesù disse “Amate i vostri nemici”. Perché se odiate i vostri nemici, non avete alcun modo per redimere e trasformare i vostri nemici. Ma se amate i vostri nemici, scoprirete che in ogni radice d’amore c’è il potere della redenzione. Dovete solo amare gli altri e amarli anche quando vi maltrattano. C’è un vicino e costui vi sta facendo qualcosa di sbagliato o di simile. Continuate a considerarlo solo una persona amica. Continuate ad amarla. Non fate nulla per metterla in imbarazzo. Continuate ad amarla e non potrà continuare a farlo più a lungo. Oh, questi possono reagire in molti modi all’inizio. Reagiscono con amarezza perché sono pazzi a causa del vostro amore per loro. Essi reagiscono con sentimenti di colpevolezza, e qualche volta vi odiano un po’ di più in quel periodo transitorio, ma voi continuate ad amarli. E col potere del vostro amore si trasformeranno sotto il peso. Questo è amore, vedete. È redentivo e per questo Gesù disse: amate. C’è qualcosa nell’amore che costruisce ed è creativo. C’è qualcosa nell’odio che fa lacrimare ed è distruttivo. Perciò amate i vostri nemici» (Martin Luther King, Sermone nella Chiesa di Montgomery AL – 17.11.1957).